sabato

L'uomo delle stelle (Italia, 1995)

Altri titoli
Marchand de reves (Francia)
Der Mann, der die Sterne macht (Germania)
Stjernenes mann (Norvegia)
The Star Maker (Regno Unito)
El hombre de las estrellas (Spagna)

Durata: 113 min.
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: commedia/drammatico
Regia: Giuseppe Tornatore
Aiuto regia: Marco Guidone, Francesco Ascione
Soggetto: Giuseppe Tornatore
Sceneggiatura: Giuseppe Tornatore, Fabio Rinaudo
Fotografia: Dante Spinotti
Scenografia: Francesco Bronzi
Montaggio: Massimo Quaglia, Rosa Olivieri
Musiche: Ennio Morricone
Costumi: Beatrice Bordone
Effetti speciali: Franco Ragusa
Produzione: Vittorio e Rita Cecchi Gori
Distribuzione: Cecchi Gori Group
Cast: Sergio Castellitto (Joe Morelli), Leopoldo Trieste (il muto), Leo Gullotta (Vito), Clelia Rondinella (la madre di Anna), Tiziana Lodato (Beata), Jane Alexander (la principessa), Tony Sperandeo (Primo Badalamenti), Pino Calabrese (il maresciallo dei carabinieri), Franco Scaldati (il brigadiere Mastropaolo), Antonella Attili (l'infermiera), Maria Rosa Parrelo (Santina), Rita Lia (Pinuccia), Alessandro Guarrera, Tony Palazzo (Pio Li Fusi), Domenico Dolce (il contadino sull'autobus), Stefano Gabbana (il fotografo sull'autobus), Nicola Di Pinto (il funzionario comunale), Mimmo Gennaro, Emilio Scimone, Francesco Sframeli, Giorgio Guerrieri, Salvatore Billa, Filippo Tarantino, Onofrio Ducato, Paolo Noto, Turi Killer, Francesco Guzzo

Premi e Riconoscimenti: Candidato all'Oscar 1996 come miglior film straniero; 3 David di Donatello 1996 (miglior regista, miglior scenografia, miglior attore non protagonista); Premio Pasinetti a Sergio Castellitto; Gran Premio Speciale della Giuria, Premio Cinemavvenire-Airone e Leoncino d'Oro dell'Agiscuola alla 52° Mostra del Cinema di Venezia 1995; 5 Nastri d'Argento 1996 (miglior regia, miglior attore protagonista, migliore attore non protagonista, miglior fotografia e miglior scenografia)
Votazioni della Critica: Morandini (**½), Farinotti (***)
Incassi al botteghino: £ ---------

Location: Matera

Sinossi
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Critica
« Giuseppe Tornatore ha il dono della metafora. Nessuno come lui sa prendere un personaggio, una situazione, un conflitto, per farne un concentrato di sensi virtuali, l'emblema di qualcosa che pulsa oltre e attraverso le immagini. Da Pirandello in già, è un dono squisitamente siciliano, ma come tutti i doni ha il suo bravo rovescio. Trascinato dai risvolti metaforici, Tornatore rischia infatti di smarrire i suoi personaggi per via. Succedeva in "Nuovo cinema Paradiso". Accade ne "L'uomo delle stelle", che come quello soffre lo squilibrio fra una partenza travolgente, brulicante di invenzioni, e un epilogo brusco, dimostrativo, col fiato corto ».
Fabio Ferzetti, il Messaggero del 11/10/1995 ©

Curiosità
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Galleria Fotografica

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