martedì

Viva l'Italia! (Italia/Francia, 1961)

Altri titoli
Vive l'Italie (Francia)
Garibaldi (Usa)

Durata: 138 min.
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: storico
Regia: Roberto Rossellini
Soggetto: Sergio Amidei, Antonio Petrucci, Carlo Alianello, Luigi Chiarini
Sceneggiatura: Sergio Amidei, Antonio Petrucci, Roberto Rossellini, Antonello Trombadori, Diego Fabbri
Fotografia: Luciano Trasatti
Scenografia: Giuseppe Mariani
Montaggio: Roberto Cinquini
Musiche: Renzo Rossellini
Costumi: Marcella De Marchis
Produzione: Oscar Brazzi (Cineriz, Tempo Film, Galatea Film, Francinex)
Distribuzione: Cineriz
Cast: Renzo Ricci (Giuseppe Garibaldi), Paolo Stoppa (Nino Bixio), Franco Interlenghi (Giuseppe Bandi), Giovanna Ralli (Rosa), Oreste Lionello, Attilio Dottesio (Francesco Crispi), Raimondo Croce (Francesco II), Tina Louise (la giornalista francese), Leone Botta (Menotti Garibaldi), Giovanni Petrucci (Fabrizio Plutino), Gino Buzzanca (il padre di Rosa), Remo De Angelis (Giuseppe Missori), Carlo Gazzabini (Giuseppe Sirtori), Evar Maran (Francesco Montanari), Wando Tress (Luigi Gusmaroli), Antun Nalis, Fabrizio Plutino (Giovanni Petrucci)

Premi e Riconoscimenti: ---------
Votazioni della Critica: Morandini (***½), Farinotti (***)
Incassi al botteghino: £ ---------

Location: Matera

Sinossi
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Critica
« Viva l’Italia, è stato realizzato da Roberto Rossellini “nel quadro del primo centenario dell’unità d’Italia” ed è ispirato perciò a quegli avvenimenti che, un secolo fa, contribuirono a unificare il nostro paese, a cominciare dalla spedizione dei Mille. A differenza però di Alessandro Blasetti che, quasi vent’anni fa, precorrendo il neorealismo, con il suo 1860, di Garibaldi e dei Mille ci aveva dato una immagine asciutta, riarsa, tesa fino quasi allo spasimo in un connusco clima di poesia, Rossellini si è attenuto qui ad una narrazione episodica, dando largo spazio alle pagine storiche, ai retroscena politici, ai piccoli fatti di cronaca e mettendo dichiaratamente l’accento sulla figura centrale di Garibaldi, interpretata in una chiave che, se resta tradizionale quando di quel carattere ci esprime i proverbiali aspetti di generosità, di filantropia e di coraggio, si fa volutamente dimessa quando cerca di metterne in luce i lati più domestici ed umani, la miopia, la necessità di leggere i proclami e non di improvvisarli, i reumatismi, le pantofole, il caffè a letto, ed altro ancora... ».
Gian Luigi Rondi, il Tempo 28/01/1961 ©

Curiosità
Un prozio del regista Rossellini fu amico personale di Giuseppe Garibaldi negli ultimi dieci anni di vita dell'eroe risorgimentale.

Galleria Fotografica

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